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venerdì 28 ottobre 2011

SUPER 8 di J.J. Abrams

Fine anni ’70….
Un gruppetto di ragazzini imberbi o ancora con lapparecchio sui denti si diverte a girare filmini inSuper 8” di zombie ed investigatori con appariscente distintivo sulla giacca e con una ragazza a far da protagonista che agita i cuori di piudi qualcuno dei giovani cineasti

Ciak…..e si gira…..
Il set è vicino ad una stazione ferroviaria ed ecco che arriva un treno a tutta velocità….. ……ma gli si pone misteriosamente di traverso un pick-up ed in un attimo è un inferno di vagoni che saltano per aria tra fuoco e fiamme

Tutti vivi; persino il Dottor.Woodward, linsegnante di biologia avanzata dei ragazzi, che non spiega il motivo del perché si trovasse alla guida del mezzo e oltretutto farnetica strani temibili avvertimenti circa il pericolo sullincolumità dei suoi studenti e dei familiari

In terra, tra le ferraglie ancora fumanti, centinaia di strani cubi grigiastri ed immediatamente dopo ecco arrivare nientemeno che lU.S. AIR FORCE che comincia a battere la zona a tappeto….

La citta di Lillian (Ohio) però non sarà piula stessa….
Comincia a balbettare la luce elettrica, intere contee del circondario rimangono al buio, spariscono cani e persone…..le frequenze radio trasmettono strani messaggi cifrati….

Per capirci qualcosa bisognerà tornare fino ad un misterioso incidente accaduto l’8 aprile del 1963……
…..oppure appena avete un paio dore libere recarvi al cinema e togliervi la curiosità!...

J.J.Abrams abbandona (…quasi del tutto…) i complicati e criptici misteri diLoste si tuffa in una avventura dove piuche dellalone ombroso dellenigma si avverte il gusto del gioco e del divertimento….
I protagonisti in erba che imparano dai manuali come truccare gli attori pergiocare al cinemae si trastullano a fabbricare esplosivi fatti in casa per far saltare in aria i loro modellini sono ungancio accattivantee di indubbio alleggerimento….

Super 8” è quel tipo di pellicola che vuole anche cercare di sorprendere, percorrendo le strade delloriginalità e non soltanto quelle abusate e scontate della mera spettacolarità, e per buona parte ci riesce anche ma ad ogni passo che si avvicina verso il punto culminante la sua prevedibilità comincia a fare capolino assieme ad una certa stanchezza, si procede un pochino con lacarta carbonee ci si incammina verso un epilogo assai piubanale e scontato di quanto ci si potesse aspettare….

Ma in realtà la questione sta in altri termini, perché Super 8” di fatto è una sorta di omaggio al cinema di Spielberg e di tutti i suoi topoi, comprensivo persino di un alieno in stile E.T. soltanto un pochino piugrosso e repellente (…ma anche stavoltail mostro ha paura”….) e dove i ragazzini sulle piccole biciclette appena alzati in piedi sopra il sellino, licona dellaAmblin”, sono tornati a scorrazzare per le strade ed hanno tutte le carte ed i sentimenti in regola per salvare il mondo (…i mondi?...) che gli adulti sanno solamente distruggere

Però questo tipo difantascienza travestitaed in commistione con la purezza del cuore ed un sano gusto dello spettacolo era una novità negli anni ’80, non di certo oggi dove loperazione piuche dideja-vusa piuttosto di celebrazione, lacontaminazione vincenteinsomma ha perduto il suo effetto dirompente (…e forse anche quellocommovente”….) e gliincontri ravvicinatisi sono susseguiti in un numero tale negli anni a seguire da non poterci piurecare sorpresa

Assieme ai titoli di coda chi vorrà troverà ancheil sensodi quanto abbiamo detto finora e che non va assolutamente molto oltre ilci siamo divertiti a girare”, e così appena dopo il luna park esplosivo di lanciafiamme, carri armati e bambini catapultati in zona di guerra cade un pochino il velo che ammantava il gioco e che poi, forse, tanto puro come sembrava, davvero non era….

Insomma, non è dobbligo lastanding ovationo rimanere incantati da Abrams e magari vien pure da pensare che, quando si architettano certe sceneggiature magari anche originali ma un pochinofini a se stesse”, se nulla di davvero nuovo hanno da dire sia sotto laspetto narrativo che dal lato puramente artistico, sarebbe forse il caso di domandare allo spettatore se perpartecipare alla festasia disposto a pagare tutto il prezzo pieno del biglietto….

FRANCO - 28 SETTEMBRE 2011

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