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giovedì 6 ottobre 2011

A DANGEROUS METHOD di David Cronenberg


Cronenberg mette sotto il suofascio di luceCarl Jung , Sigmund Freud e Sabina Spielrein, ritagliandolo per i nostri occhi come un triangolo a distanza e differito nel tempo, una figura irregolare e che invece ambirebbe a svelare ogni segreto del matrimonio indissolubile fra corpo e psiche con unaimpossibilee scientifica perfezione, ed allinterno di questo perimetro il regista Canadese agita domande ed istinti scoperchiatiufficialmenteallinizio del secolo scorso ma forse fin dallalba delluomo capaci di mutare il cielo azzurro in un delirio dacqua in tempesta

Toglie dal primo piano il vivo dei corpi che abitavano gran parte dei suoi lavori precedenti, abbandona le sue tipichevisive inquietudini biologicheper concentrarsi sulla mente e ci mostra il dottor Jung, agli albori del ‘900, alle prese con i primi vagiti della “cura delle parole”…
…..ad alcune di queste comesesso”, “famigliaedivorziosi oppongono tempi di reazione piuttosto lunghi in risposta

Sabina Spielrein, giovane russa di origine ebrea (che diventerà poi una famosa esponente di nutrite teorie sulla psicologia infantile nonchè fondatrice degliAsili Bianchi”) gli da le spalle raccontandogli con fare agitato e balbettante dei suoi fantasmi; ne impersonifica le ansie una Keira Knightley che nelle prime sequenze sottopone le sue espressioni a trasfigurazioni spinte, contorce arti e mascelle fino ad esser dovuta probabilmente risultare parecchio indigesta alla sua doppiatrice italiana (...un esercizio estenuante inseguire il movimento delle sue labbra scattose...)…

I risultati delle sperimentali pratiche mediche se non soddisfacenti sono quantomeno sorprendenti: rivelano già la possibilità di un continuo scambio dei ruoli tra paziente e professore e non dipende dal fatto che i russi possano esser refrattari alla psicoanalisi ma è che, spesso, la mente è una montagna troppo alta da scalare fino in cima
……ed è scontato chei sani di mente hanno dei limiti seri”….

I protagonisti scelti da Cronemberg ci mostrano scampoli del loro lato oscuro, alcune proprieipoteticheperversioni, abiezionioscenitàesibiscono gran parte deinaturali istintiche governano in modo oscuro ogni loro comportamento o pensiero, anche a loro (…nostra…) stessa insaputa….

Freud (Viggo Mortensen) in fondo altro non è che un novelloColombo”: ha poggiato il piede sulnuovo mondoed ora sa che esiste….Ha aperto una porta e da quel varco ora passano, vestiti di nuovo, interrogativi sconfinati che vengono dal mondo dei sogni, ossessioni inalienabili su come il sesso sia sempre strettamente connesso alla nostra natura. Protetto da un alone di apparente impenetrabile calma e sicurezza è dogmatico e paterno….non mette in discussione la sua autorità e così facendo potrebbe rischiare di perderla

Jung (Michael Fassbender) segue, impara….ammira ma non si accoda: non crede alle coincidenze; per lui nulla accade per caso ed ogni avvenimento ha il suo significato, ed una sua risoluta intima sicurezza lo porta a credere che per forza esista piudi un cardine a tenere insieme luniversoderaglierà persino verso poco scientificimisticismi”, avràillogicosentore del sangue che sta per riversarsi sullEuropa (…alle porte la II Guerra Mondiale….)

...Limperativo della ricerca sarebbe quello di non reprimere istinti e pensieri, semmai liberarli, anche se questi scateneranno poi forze difficili da dominare

Il piacere non è mai semplice?... oppure è semplicissimo e siamo noi che lo complichiamo?...Per quale motivo profondiamo tanti sforzi nel cercare di soffocare i nostri piuelementari impulsi interiori?
Il dottor Gross (Vincent Cassel), un medico disturbato (forse?...) e tossicomane definisce la monogamia un concettologorante, il bisogno innato che nutre ogni società di operare un qualche dominio sulla sfera sessuale di se stessi e degli altri….
………e se fosse anche per questo che gli ospedali traboccano di gente? (…e le strade di infelici…)....

Mai reprimere niente……Mai passare davanti alloasi senza fermarsi a bere

Le nevrosi altrui sono seducenti e risvegliano la paura di rimanerne coinvolti e persuasi
Ad osservare con libertà intellettuale il piano infinito che mette in fila gli esseri umani si potrebbe far fatica a distinguere chi è il medico e chi il nevrotico, il pazzo o lo scienziato: ma la pazzia poi esiste per davvero?...

Senza le suemanipolazioni sulla carne viva e pulsanteCronenberg non accusa disagio ma dimostra anzi di saper perfettamente adattare se stesso ed il suo stile a questo differente approccio, e comunque gli argomenti nei quali va a rimestare sono di una materia davvero “impossibile da imprigionare o toccare” ma che ha strettissima relazione con la fisicità e gli istinti ed anzi bisognerebbe oggi piuche mai interrogarsi su quanto da questo “contatto” ci stiamo staccando, dirigendoci verso approdi virtuali che sempre di piudistorcono la nostra natura

Questo spericolato cineasta conA dangerous methodsi ritrova volontariamente orfano dei suoicorpi mutantied obbligato a dover maneggiare soprattuttoparole”, che però sono piuostiche a tradursi incinemae tutt'al più possono lasciarsi ordinare ed amalgamare: Cronenberg si affida così molto alla penna del suo sceneggiatore Cristopher Hampton e lavora, defilato ma incisivo come suo solito, sulla continua interazione talvolta simbiotica dei tre protagonisti, orienta il turbinio di domande e riflessioni, gioca di sponda anche con il personaggio decisivo di Cassel, vero generatore quasimefistofelicodi dubbi ed incertezze antiche e devastanti

Edavvero necessario distruggere la propria individualità per incontrarne delle altre?...

Jung/Fassbender, i capelli impomatati e gli occhialetti giusto sopra i suoi baffi pettinati, vacilla vistosamente e poi cede di schianto a quanto cova dentro di lui da sempre….
Abbandona in un istante il suonascondiglioda compiaciuto borghese svizzero, vigliacco e filisteo….magari desidererebbe mollare tutto per farvivere laltro seche ha sempre tenuto prigioniero?…
….dove si trova ora?....Con chi?.....e dove sta andando?....
Sicuramente sempre piulontano dal rigido pragmatismo del suomentore/antagonistaFreud/Mortensen, sempre teso a soverchiare con la sua intelligenza ogni cosa che mostri il suo lato irrazionale.
Eppure non è forse vero che i confini scientifici sono quanto mai arbitrari, che una volta acquisiti e confermati escludono lindagine e non ci consentono di abbandonare la terraferma?...
…..la religione poi è chiaramente fuori dagli studi medici quando i medici giocano a fare Dio

Uomini in trappola….divisi in due…..
…............o forse liberi….ma verso dove?...

Ci sono tanti misteri ed il cammino è così lungo….
…...e forse anche morire devesser dolce
…..........Eros…..e Thanatos......

Una moglie è il fondamento della casa, le altre il profumo nellaria che puorisvegliarci i desideri sopiti: tanto tenerezza ed abitudine potrebbero esser distanti dalcontinentedel sesso, che talvolta gode solo della sua stessa ferocia….

Inoltratosi nuovamente (...ma “entrando” da una sponda per lui inusuale...) nel pericoloso ma molto suggestivo labirinto di psiche e corpo, sempre foriero di sorprendenti rivelazioni, Cronenberg stavolta pare affacciarsi solo da lontano, sbiadito ed in controluce, appare comein finestraraffrontato ai lavori del suo passato…..
….....in realtà, da esperto in campo di mutazioni quale è diventato per mezzo del suo stesso percorso esperienziale, che da sempre si è identificato in luoghi pervasi dimateria molle e incandescente”, da trapassare con lobiettivo o con il ferro affilato, opera lultima trasformazione su se stesso e su quel che vuole realizzare, incanalandosi lungo un sentiero soprattutto verbale e in una ragnatela di concetti soverchiante e sterminata, contro la quale non è facile disimpegnarsi

Non sembra essere il solito ed in fondo cè molto di vero in questo rilievo
….eppurei luoghi del delittodove dispone i suoi strumenti per praticare le soliteautopsiesono gli stessi….

Lincendio che appicca stavolta comunquebrucerà violento”..... dapprima con poche fiammelle, poi divampando ed accendendosi di rosso come al solito

A chi si ritrovassesmarrito” in questa “nuova Zona Morta” (….) e rimpiangesse “quelle” in passato frequentate dal “vecchio Maestro”, possiamo solo sottolineare la difficoltà (...ma forse non l'impossibilità!...), anche per un regista abile e versatile come Cronemberg, a “staccare” tale mole di riflessioni dalla freddezza dei loro “confini letterari” provando a mantenerne intatte le molteplici implicazioni di pensiero, e questo estenuante esercizio in qualche misura, è vero, lo ha visto “costringersi” ad abdicare dalla sua solita forma di cinema “magmatica, molto fisica e ribollente”....

….forse ilvento di psichenon soffia raffiche abbastanza potenti da scuoterci, perlomeno visivamente, quanto le precedentiescursioni nella carne e la sue infinite possibilità di ibridazione”, ed anche questo è piu' che giusto ammetterlo, ma, per una volta, abbiate la bontà di accondiscendere epartecipatecomunque ..........
…........vedrete che alla fine, difficilmente valuterete di dovervene pentire....

FRANCO - 06 OTTOBRE 2011

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