Stelle.......cielo….nuvole…
Tempo….MalTempo….
…..Terra…….
Un corpo sezionato nel lugubre studio di un uomo di scienza ed intelletto….
“Dove trovare l’anima?...Nel cervello?....Nel cuore?...”
Invece dentro ci sono solo rifiuti, putrida materia…
E la vita?...Quella ha perso di valore…
….per non parlare della morte!
E cosa è che ha ancora valore dunque?…..
Il tempo?...L’arte?....
“Se almeno sapessi che quel che faccio ha un senso”…
Arso costantemente da bramosie ed umanissime velleità, agitato e continuamente mosso dall’ansia di conoscenza, il Faust di Sokurov si fa carico di tutti i fantasmi e le domande che si muovono incorporee attorno all’essere umano, fustigandolo da sempre e per sempre…
Un diavolo “usuraio e deforme” lo tallona stretto, passo dopo passo….
Alla fine, una firma “di sangue” su un contratto….
Certo….era scontata direte voi……ma non pensiate di conoscere tutto, stavolta!,….
Spalleggia il tema e sontuosamente dirige il regista Russo con lenti deformanti, colori pittorici e slavati….diluvio letterario/filosofico…
Rinunciare….rinunciare…..bisogna rinunciare!....
“Tutto quel che è fugace è fetore!...”….
Il “senso” deriva dall’azione e la materia è vana…..e l’anima?....
(...ancora dell'anima si domanda!...)...
Niente felicità, niente odio…..nè compassione!...
E’ una pellicola “affollatissima”, una finestra che affaccia ovunque e non precipita definitivamente in nessun dove…
Passano i minuti e si manifesta la “meraviglia”, a tratti stati di “torbida estasi”…
Anela alla grandezza imperitura Sokurov e percorre una via di purissima bellezza capace di richiamare attorno a se un secolo di cinema e tutta la storia dell’uomo, provando a “legarle assieme” in un paio d’ore di rarissima ambizione e bellezza…
“Ho studiato filosofia, giurisprudenza, medicina….teologia…..con passione….e sono solo un povero pazzo….”
Cosa è la scienza?....Una occupazione per riempire il vuoto….
A cosa serve?......E’ come ricamare….
Gente operosa……Vita viva…
Cosa è l’eternità?.....Un dilemma al quale troppe persone sono interessate ed in lista d’attesa….
L’uomo patisce ovunque….ma vuole essere felice!…
C’è poco da esprimersi in freddi giudizi al riguardo di questo “Faust” che neanche si presenta è già pare volersi ritagliare di diritto un posto nella storia del cinema…
E’ una pellicola “liquida”, in grado di incanalarsi fin dentro il nostro corpo da qualunque pertugio ed orifizio…o forse è luce accecante…a tratti qualcosa di impalpabile ed aeriforme….
Sembra uno splendido rinvenimento di un tempo passato, forse semplicemente perché non ha tempo e non puo’ esser datato altrimenti se non nel “per sempre”….
Ancora….e ovunque….
Un film capace di poter contener tutto fuorché forse l’infinito….
…partorito dal ventre stesso del cinema….
Formule…alchimie….inefficienti artifici dell’uomo…
Miseria che se non si stacca dalla materia non puo’ arrivare all’irraggiungibile…
Respiro destinato ad interrompersi…
E dopo?.....E “OLTRE”?....Ed ora?....Cosa fare adesso?....
“Dio è ovunque……e quindi da nessuna parte….”
Chi si accontenta è artefice della sua piccola fortuna…
…..ma gli infelici sono pericolosi….
Sokurov si guadagna il definitivo salvacondotto se non per l’anima almeno per un ingresso nell’Olimpo dei registi piu’ grandi di sempre…
Il suo Faust è il passpartout per l’eternità…
E’ un insieme di filosofia e composizioni visive senza freni e nessuna paura o inibizione….
Osa…..stravince….e convince!....
Splendore omnicomprensivo:
Due corpi abbracciati che precipitano silenziosi nell’acqua…
Capelli scarmigliati che, anticipati dalla punta del naso, affondano nel pube di una donna….
Uomo, bestia, gesto, sospiro….grugnito e preghiera….nefandezza e disperazione…
Istinti…bassi istinti…..richiami ancestrali…
Cani che razzolano già sulla fossa che sta per accogliere la bara…
Io….tu…..noi….TUTTI…..FAUST….L’UOMO….l’eterno viandante….
Cosa ci fa la morte?.....Muore tutto di noi?....
Poesia…..castigo e bellezza…
Viaggio senza fine ma con mille inizi….
Unghie nere e consumate….stupore…
Orologi fermi e lancette cadute….
Una scala per il cielo…..o forse per qualche “altra” direzione…
“Cio’ che non hai messo in conto stenti a credere che sia vero….”…
….”Dammi l’anima ora”……………….”NO!...”
….....eccolo il rifiuto partorito dal nostro tempo e che Goethe non aveva previsto....
Lo strameritato “Leone D’oro” di Sokurov è un film di caratura nettamente superiore!!...
Di una “pienezza multiforme”, sconfinata e non confinabile…
Tempesta di immagini…
Considerazioni che non trovano alcuna certezza…
Precipitiamo, spossati e felici, nel dubbio di sempre….
“Eccolo il miracolo…..basta credere!....”
Ancora inebriati e storditi, una volta fuori dal cinema, ogni volto che incontriamo ci appare alieno, le pubblicità che ci circondano addirittura grottesche….
Tutto sembra piu’ piccolo e piu’ sordido adesso…ancora meno significante….
Eppure il viaggio onirico e struggente non è finito…né puo’ esser del tutto compreso…
Come puo’ esserci un termine all’infinito ed alle domande che lo compongono in materia fisica davanti ai nostri occhi….
Sokurov però riesce magistralmente a darcene una bellissima fotografia….
Prima osserva…..pensa…..riflette….infine dipinge……….
Probabilmente non si puo’ meglio di così…..
……Esistono solo altre strade….altre forme….
FRANCO - 26 OTTOBRE 2011
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