Da Hong Kong a Londra….Da Minneapolis a Tokio……e poi San Francisco….Atlanta…
L’epicentro forse è a Macao…
Giorno 2…. (Il giorno 1 arriverà a ridosso dei titoli di coda a chiarire gli ultimi dettagli…)
Un virus meno misterioso di altri “coltivati in vitro” per le solite pellicole tipicamente Hollywoodiane falcia esseri umani come mosche e non è curabile...(...comunque non piu' di “altri terrificanti” ed iniettati dritti dentro il sistema immunitario delle sempre piu’ affaticate masse di spettatori, giusto in attesa di una ulteriore drogante dose di spettacolo a buon mercato…)
Gwyneth Paltrow dopo nemmeno cinque minuti è l’agnello sacrificale tra i protagonisti ed il suo ultimo respiro è uno squillo di tromba che la dice lunga sull’aggressività e la velocità d’azione dell’invisibile nemico…
Matt Damon oltre alla moglie perde anche il suo bambino nello stesso giorno e rimane, stordito, alla prese con un lutto improvviso che è sempre una gran brutta gatta da pelare; nel contempo il suo profilo si delinea come quello del candidato “Highlander”, certo di aver preso le distanze dall’abbraccio con la signora dalla lunga falce…..
…...è immune alla malattia ma rischia di affogare nel dolore..…
Dilaga Il “MEV-1”….. ha viaggiato sulle ali dei pipistrelli per precipitare poi nel trogolo dei troppo voraci ed inconsapevoli maiali…
Giorno 3…4….10
Migliaia di casi dopo 10 giorni….forse moriranno in 70.000……
Giorno 131…..
….forse saranno milioni?...
I numeri danno la cifra e la dimensione del terrore dilagante, ma nel mare paludoso degli uomini ognuno si prende cura solo della sua scialuppa e di chi naviga a bordo assieme a lui….
Le case farmaceutiche nel dramma fiutano l’affare ed inarcano la schiena in un brivido di piacere, si lasciano sfuggire il loro ululato mentre assaporano un infernale godimento…..spalancano le fauci di squalo…
I burocrati guardano poco oltre il loro naso e si preoccupano di chi dovrà pagare il budget delle costose operazioni di soccorso o a come salvaguardare il piu’ grosso week-end di shopping dell’anno….…Non saranno le istituzioni a proteggere l’umanità se non c’è neanche un penny da guadagnarci sopra….L’Organizzazione Mondiale della Sanità latita….o nasconde la verità per opportunità fra le piu’ disparate…
Un bicchiere d’acqua è come una mina sotterrata giusto sotto ai nostri piedi, una patatina una potenziale pasticca di veleno…
Psicosi da virus….Puo’ capitare che ad un bacio si risponda con un fucile…
Un colpo di tosse sull’autobus come il lancio di una granata….o due…o forse tre…. chissà in quante puo’ moltiplicarsi…
Tra i medici Kate Winslet si tuffa a capofitto oltre il suo egoismo e ben presto ne comincia a pagare le conseguenze, così la Cotillard che con il proprio corpo offrirà speranza all’umanità o anche soltanto ad un piccolo villaggio cinese che altrimenti rimarrebbe “ultimo nella fila” di coloro che vorrebbero salvarsi….
Estrazioni come ad una lotteria: sulle palline la data di nascita di coloro che a turno potranno “tornare a sperare”......…gli altri in attesa…
Ellis Cheever/Lawrence Fishburne, già traballante sulla corda che lo sospende tra l’abuso del privilegio e la sua dignità, tira i remi in barca, perde il duello televisivo con il blogger da 12 milioni di contatti (Jude Law), quello che distribuisce “il siero della verità” e molta ambigua “controinformazione”, ed i suoi superiori gli intimano di ritirare il suo volto dagli schermi per sempre….lui tira i remi in barca e pensa a se: si salvi chi puo’….gli altri allo sbando.
Fioriscono surreali segreterie telefoniche dove premendo il tasto uno si possono denunciare decessi o rimuovere cadaveri….i sacchi per contenerli sono oramai esauriti…le fosse comuni si riempiono ai piedi dei grattacieli di città in preda al panico e di uomini che sfondano vetrine, assaltano negozi e depredano appartamenti…
E tra poco arriva Natale!….
Soderbergh ci mostra uno spettacolo apocalittico stringendolo in qualche modo sulla linea della quotidianità ovvero al netto della inutile spettacolarizzazione e rivitalizzato invece dai veri sotterfugi e dai miseri egoismi del genere umano, vero filone narrativo di “Contagion”….
Preferisce seguire la strada dell' “altro virus parallelo” che viaggia di bocca in bocca, quello che attacca il cervello e galvanizza gli approfittatori, la malattia forse piu’ sottovalutata e che da sempre uccide nel silenzio milioni di uomini come niente altro mai…
Ogni parola detta o non detta conta quanto non ci è possibile decifrare con chiarezza e genera azione e reazione….
Nessun segreto puo’ durare a lungo e la verità è una chimera che assume ogni giorno forme e contenuti differenti…
Mentre un uomo muore un altro sta contando i soldi che stanno ingrossando il suo portafogli…
Diffidate adesso di coloro che vengono a stringere la vostra mano….solo un tempo chi ve la porgeva aperta voleva con quel gesto dimostrare di non avere cattive intenzioni….ora chissà quale pugnale avvelenato nasconde nel suo palmo….
Si aprono svariate finestre e tutte affacciano su un piccolo ristretto panorama, diverso ed interessante….. nelle due ore di “Contagion” Soderbergh cerca il quadro generale e non quello dei singoli….il tempo a disposizione non basterebbe per entrambe le cose…
E’ così la sua pellicola finisce per costruirsi di una materia un pochino evanescente…..
….. con il suo obiettivo vola di fiore in fiore, di città in città a seguire dieci persone, cento giorni, mille congetture e supposizioni, scandendo a questa maniera un ritmo serrato per gli eventi quanto lasciandoci con un senso di frettoloso girovagare che a tutto accenna e, seppur cogliendo con arguzia nel segno, nulla disegna a fondo….Non si tratta di un difetto, bensì di una scelta che si scontra inevitabilmente con il suo limite naturale…
Ma nell’ipotesi si diffondesse una disastrosa pandemia come quella del suo film andrebbe con molta probabilità esattamente come ce la descrive, solo sarebbe tutto meno superficiale a molto piu’ doloroso, ancora piu’ complesso….…..
…… anzi è già successo, una ed altre cento volte, soltanto con numeri minori...... epidemie scoppiate in altri luoghi….
Fino ad ora nessuno ne aveva forse elaborato un compendio cinematografico d’insieme così sobrio, ricco e multistrato abbastanza per (ri)spiegarcelo e, nel contempo, aggiornato al sempre piu’ brutale cinismo dei nostri giorni….
FRANCO - 06 OTTOBRE 2011
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