VISITATORI

venerdì 14 ottobre 2011

L’AMORE CHE RESTA di Gus Van Sant

Bello il nuovo film di Van Sant ..…e toccante…...ed in fondo semplice!…
….riottoso a farsi costringere dentro gli spazi angusti delle categorie

Inoltre punta molto su un continuo confronto, che spinge molto verso lossimoro, alternando per tutto il film il rapporto tra vita e morte in maniera niente affatto cupa ma invece assai stimolante e gioiosa….

Enoch ha perso entrambi i genitori in un incidente dopo il quale lui stesso è stato per diversi mesi in coma......e forse pertre minuti è morto davvero”!....
Oggi è un adolescente ed al suo fianco cè il fantasma di un kamikaze Giapponese della 2^ Guerra mondiale di nome Hiroshi, che lo batte regolarmente a battaglia navale ma non lo accompagna invece a presenziare ai funerali di persone sconosciute, dove Enoch spesso si reca ed un giorno incontra Annabel, malata di tumore al cervello e che di li a poco scoprirà di aver pochi mesi di vita...
...ma grazie allincontro con il suo giovane coetaneo svestirà dun colpo i panni da maschiaccio che era solita portare e comincerà a tender verso il suoesser donna” (…ragazza!...), con gioia camminerà verso la morte che inesorabile la attende....
…. mentre va verso la fine vive il suo nuovo inizio anche se purtroppo la suaprima voltasarà troppo vicina allultima, anzi, forse lunica

Lamore che restarisplende solare, ben oltre le doglianze degli addii...
Grazie ai volti teneri e puliti dei suoi due protagonisti, Hopper e Wasikoska, Van Sant si concede un tuffo nellottimismo portando al cinema un film ispirato alla piece teatrale “Of winter and water birds” di Jason Lew (...anche sceneggiatore….).

Due ragazzi che per la loro giovane età hanno troppa confidenza con la morte provano a vivere la loro favola a tempo determinato, come se fosse davvero possibile tenere ai margini tutti i pericoli e le angosce della vita, mutando tutto in un gioco bello e spensierato....

Come bambini a suonare ai campanelli nella notte di Halloween recitando la classica domandadolcetto o scherzetto”, oppure fianco a fianco a fantasticare davanti agli sportelli serrati di un obitorio, giocando allallegro chirurgo durante la chemioterapia, tirando sassi ai treni in corsa e soprattutto ringraziando per ogni mattino in cui hanno visto sorgere il sole, come gliuccelli canori”…

Abbiamo così poco tempo per dire quello che vogliamo direammonisce chi già non è piutra i vivi...... ed Annabelle assieme ad Enoch ce la mettono tutta per seguire il consiglio

Van Sant con mano felicissima e leggera conduce per mano i suoi deliziosi protagonisti in una storia dove il confine segnato in anticipo della linea del tempo crea presto una prospettiva differente delle cose e rivela tutto in una ottica differente, genera situazioni atipiche, ma sempre genuine e mai paradossali

Annabelle riuscirà a donare non solo tutta se stessa al suo innamorato ma addirittura a far nascere in lui una nuova allegria del vivere, ovvero qualcosa di lei che sopravviverà in un altro….

Lamore e la gioia non hanno bisogno di parole che le spieghino (non sottovalutate il bellissimo fotogramma finale, una istantanea che in un secondo ed una smorfia che volge verso il sorriso racchiude tutta lessenza della storia….) e magari puoesser ben rappresentato da due sagome disegnate con il gesso sul marciapiede

Restless(questo è il titolo originale che molto meglio si attaglia ai suoi protagonisti, difatti il termine sta perinquieto, agitato, senza pace”….) è un film romantico e puro come puoesserlo solo lamore di due ragazzi che lottano contro linvincibilità della morte, riuscendo in qualche modo ad averla vinta

Perdonerete se nel trarre le considerazioni finali la mia obiettività ha vacillato, come mi succede quando mi innamoro di una pellicola mentre ancora la sto guardando e ben prima dei titoli di coda

Ma a questa dolcissima ed al tempo stesso amara carezza cinematograficapotreste cedere forse anche voi, felicemente centrati al cuore della vostra sensibilità
Nel caso avvertisteun richiamoconsegnatevi pure docilmente, senza fare resistenza

FRANCO - 14 OTTOBRE 2011

Nessun commento: