Giovane….Biondo….
Una smorfia ammiccante che dovrebbe “valere” per un largo sorriso è forse il suo caloroso saluto di benvenuto…
Senza nome…..a “Driver”!....
Cinque minuti è il tempo che puo’ concederti in “aiuto…
Un minuto prima ed uno dopo “ci pensi tu”…
Veloce corre per le strade di L.A. …..
Improvvisamente poi rallenta, scarta sul lato della strada e mentre spegne fari e motori si accoda ad un camion in sosta…
La polizia gli è alle calcagna, ed ora anche un elicottero lo cerca e gli spara addosso fasci di luce…
Lui si acquatta giusto sotto il rumore delle pale che girano vorticose, negli anfratti di qualche buio cortile di città…
La radio, in mezzo alle parole affannate di una radiocronaca, “intercetta” notizie sul prossimo immediato destino, ed al fischio di fine match si puo’ parcheggiare l’auto ed esultare….
Siamo ai play-off……ed ora tutti fuori, giusto sotto il naso degli agenti!!...
Ora torni a casa, ma sullo stesso pianerottolo c’è una ragazza con il suo bambino…
Domani fonderanno il motore davanti al supermercato e tu li aiuterai…
Lei intanto oggi ti domanda: “Tu cosa fai?”……”GUIDO!”….
L’inizio “con lei” potrebbe significare la fine “per te”, ma questo davvero non lo puoi ancora immaginare e allora per adesso lasci che l’auto diventi una giostra, nel canalone, secco, sotto i ponti...................... poi si sosta tutti e tre in riva al fiume…
“Questa settimana sono libero…potremmo fare un giro…”
Un cenno del capo di Irene sembra un assenso…..e dopo c’è il piccolo Benicio da mettere a letto…
…..Ed oggi è tornato anche papà!...…Ed a te tocca “farti da parte”....
Forse Irene non se lo aspettava ma ora che è arrivato non lo manda via…
Muta, non proferisce parola……lo guarda...... gli occhi perduti e fissi…. ed intensi….
“Ti amo”….dice lui….
...…ma dietro le sbarre non si fanno buone amicizie ed ora è quasi costretto a metter mano alle armi dentro un negozio, per saldare un debito il cui pagamento non si puo’ rimandare troppo a lungo…
Gli dai una mano….E’ la rapina sbagliata ma “è solo sfortuna”…..
E lui ti lascerà una eredità avvelenata!....
...Rimangono poi un proiettile (...“te lo conservo, piccolo?....), una valigia piena di soldi ed un paio di “incontri pericolosi” tra sangue, sabbia e mare…
…..e chi non se lo inghiottirà l’inferno, magari verrà risucchiato dall’oceano…
Winding Refn muove il suo protagonista (Ryan Gosling) in una città spesso buia, “sgonfiata” dai rumori soffusi delle auto, e ci lascia immaginare il dedalo dei suoi vicoli e della sua vita confusa e pulsante inquadrandola spesso dall’alto, con i suoi lunghi edifici protesi al cielo che sembrano voler baciare l’obiettivo….
L’eroe (è questo il “ruolo” al quale l’interprete principale va “iscritto” di diritto…) è freddo e misurato, belloccio, all’occorrenza tenero o criminale…..Intrepido, impassibile fino a che non ansima anche lui per la tensione; lo stuzzicadenti sempre fra le labbra….un grande scorpione campeggia sulle spalle del suo giubbotto d’argento…
In “Drive” i personaggi ed i luoghi sono stereotipati con sincera sfrontatezza….
Non c’è nulla da nascondere o mascherare: l’intento è semplicemente render queste pietre grezze piu’ lucenti ed intense e per farlo si usano le armi di una fotografia molto bella e professionale ed una regia levigata e sapiente, molto piu’ di quanto questo genere di pellicole sia abituato a pretendere….
Da “Vivere e morire a L.A.” (vedi titoli iniziali….) fino al termine del suo lavoro Winding Refn cosparge il cammino di “invisibili omaggi e piccole eterne citazioni”; con molto cuore, ottima tecnica (giustamente premiata a Cannes…) e poca suberbia riaggiorna il genere ad oggi…..
….”attinge, prende a piene mani da altri, ma pure sorprende per il suo stile assolutamente personale”….
Stridono le gomme, ma il loro rumore non copre affatto tutto il resto, e niente mettono in ombra nemmeno l’adrenalina o le incursioni “feroci e veloci” tra gli schizzi di sangue (si dice solo “splatter” oppure possiamo passare ad altri termini e ridefinire alcuni “modi di raccontare”, liberandoli dall'oppressione di un inutile incasellamento in categorie?...)
La storia è ben disegnata, essenziale……ed in fondo persino superflua! (…)
Ma tutto sa di cinema!!!
….ed odora di ben fatto….
Se è un gioco a tratti è molto interessante
Se è puro divertimento e tensione alcune fiammate sono molto eccitanti…
Se si tratta di eleganza e stile non troviamo molti fotogrammi da poter criticare…
Winding Refn si astrae dalla realtà, verosimilmente se ne frega e guarda al “fumetto”….
Lo dichiara in quell’ascensore tra un annunciato pericolo, quindi poi un “inspiegabile e lunghissimo bacio” ed infine la testa fracassata al nemico al quale si davano le spalle…
Lo “conferma” poi con il suo “Driver” che va in giro per le strade di città con il giacchetto argento vistosamente sporco di sangue….
Soldi e pupe ci sono…..certo….
I soldi chiusi in una borsa e le pupe inchiodate sulle sedie…. inorridite ed annoiate, giocano con il telefono mentre il martello picchia sulle mani di qualcun altro fino a demolirgliele….
…..e invece sarà parecchio difficile per chiunque “demolire” del tutto questo “Drive”, dove ogni cosa sporca diventa candida, raffinata.... ammiccante ma senza neanche sfiorare il dozzinale….
Un po’ “smaccatamente falso” ma a tratti capace di esser “davvero differente”....
….........pur senza aver la pretesa di esser esageratamente vero!….
E comunque, se a qualcuno dovesse venire in mente che si è trattato solo di un efficace “saggio di stile”, io rimarrò convinto di aver visto “molto di piu’, “ da ricordare (e conservare…), ed ancora applaudo….
Se non lo avesse meritato il film nel suo insieme, nessun dubbio mi assale nel ritenere che gli elogi non andavano negati a tanta bravura e ricercatezza….
FRANCO - 04 OTTOBRE 2011
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