Stato di New York..... poi a Dublino; New Mexico ed alla fine Majorca....ma è a Barcellona che qualcosa comincia a cambiare tra Mallory Kane e quelli che la incaricano di svolgere segretissime e pericolose missioni....
Lei è una abituata a non lasciare lavori a metà ma stavolta c’è qualcuno che dopo la fine del “compito” ha immaginato qualcosa di molto poco piacevole per lei.........e non le ha chiesto nemmeno se era d’accordo o intendeva partecipare....
Alla base di questo cambiamento nessuna motivazione “strettamente professionale” ma solo ed ovviamente, il solito denaro....
E in un attimo un ostaggio diviene niente di piu' che una merce da vendere...
Un bicchiere di vino rosso alla sera ed un calice di bianco al mattino......la notte in mezzo è il tempo che li separa e per compagna la pistola sotto il materasso.....
…..poi via a volare sopra i tetti come Batman ma senza avere indosso il suo mantello.......magari un momento prima avevi stretto come un cobra le gambe attorno al collo del tuo nemico (avversario....compagno...amante?...)....
Nemmeno papà, che di mestiere fa lo scrittore ed ha fantasia da vendere, si raccapezza in mezzo a tanta (troppa) “roboante” realtà....
Steven Soderbergh invece ci sguazza benissimo e pure con un “dinoccolato piglio artistico” in mezzo a questo “action movie” a base di intrigo e vendetta personale dove, “ovviamente”, contano prima i pugni che le pistole, altrimenti la “guest star” (l’atletica professionista sportiva Gina Carano), anziché portarla sul set prelevandola dal ring, bisognava andarla ad ingaggiare al poligono di tiro....
E invece Gina/Mallory è un agente speciale perfetto e seducente al quale non è di troppo sparar pallottole ma preferisce, quando puo’, risparmiarsele, e magari se possibile attutirne il rumore facendole passare attraverso il morbido di un cuscino...
Soderbergh gli “distribuisce” attorno immagini di pellicola blu ghiaccio ed un montaggio abile e serrato, giochi di colori dominanti, corse adrenaliniche tra i vicoli........una “manna” di dettagli per occhi curiosi, una serie di immagini in fila sospese tra precisione e divertimento, cinema d'azione “da sorseggiare” ed eccesso giusto quanto basta...
Che sia un regista che ha molto di suo da imprimere ad una pellicola lo si vede anche da dettagli minuti come il fiorire della “composizione delle immagini” da dietro ad una libreria o dalla luce soffusa di un lume dietro la lampo che con molta abilità e professionalità va a poggiarsi giusto sul vestito.....
Ed è proprio quando c'è questo tipo di “sostanza d'autore” che anche alcune “pellicole di genere” perdono” il bisogno di esser appariscenti (….per forza e ad ogni costo....)...
Sia chiaro.....nessun obbligo di rinunciare al divertimento, né per chi inventa (il regista) né per chi guarda (lo spettatore)....
Ora la sua eroina fugge in mezzo alla neve e carica “persino troppo rapidamente” un cervo nella sua macchina; Soderbergh si prepara già per la scena successiva dove con il suo mestiere, avvezzo a spaziare tra obiettivi, inquadrature e montaggio, regalerà tutta l'agilità che la sua protagonista non ha acquisito praticando le arti marziali........
Una costruzione a ritroso come un unico flashback che poi risfocerà nel presente per aiutarci a capire i motivi del “divorzio definitivo” tra Mallory ed il suo capo Kenneth (Ewan McGregor”) è il percorso da seguire....
Animo gente!... al “saloon” del buon divertimento il “western” moderno degli agenti speciali e “abbastanza segreti” brilla non grazie all'intreccio o all'architettura del suo mistero ma per tutto il resto che gli fa da contorno, ovvero molto cinema ben costruito ed elegante....
…...anche se onestamente nulla di nuovo, oltre la firma di classe ed un piacevolissimo “divertissement”, riusciamo a scorgere...
Ma forse è proprio questa negazione alle banalità ripetute come la costante rinuncia alle stucchevoli fiere dell'assurdo ridondante made in Hollywood il regalo del quale fare tesoro....
Perché “Knock out” fa parte di quel tipo di cinema che potrebbe ben far da ponte verso qualcosa di piu' “alto”, da poter insinuare di nascosto dritto nella bocca dei troppi palati facili avvezzi ad ogni sozzura alla quale troppo presto e senza troppo riguardo si da il nome di cinema...
Una “cucchiaiata” dritta sotto la lingua, come fosse una medicina robusta e per vedere l'effetto che fa...........o un uppercut da novantatrè minuti filati, se preferite....
Un lavoro pulito............ sarebbe...
Proprio come quello di Carano e Soderbergh......., e Douglas, Fassbender, Mc Gregor e Banderas.........
Ah già.... non ve lo avevamo detto... gli attori “famosi ma anche bravi” adorano mettersi in fila quando si tratta di poter dare sfoggio della loro professionalità, per una volta almeno avendo licenza di potersi divertire come matti.......
FRANCO – 28 FEBBRAIO 2012
Nessun commento:
Posta un commento