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martedì 28 febbraio 2012

KNOCK OUT di Steven Soderbergh


Stato di  New York..... poi a Dublino; New Mexico ed alla fine Majorca....ma è a Barcellona che qualcosa comincia a cambiare tra Mallory Kane e quelli che la incaricano di svolgere segretissime e pericolose missioni....

Lei è una abituata a non lasciare lavori a metà ma stavolta c’è qualcuno che dopo la fine delcompitoha immaginato qualcosa di molto poco piacevole per lei.........e non le ha chiesto nemmeno se era d’accordo o intendeva  partecipare....
Alla base di questo cambiamento nessuna motivazione “strettamente professionalema solo ed  ovviamente, il solito denaro....

E in un attimo un ostaggio diviene niente di piu' che una merce da vendere...

Un bicchiere di vino rosso alla sera ed un calice di bianco al mattino......la  notte in mezzo  è il tempo che li separa e per compagna la pistola  sotto il materasso.....
…..poi via a volare sopra i tetti come Batman ma senza avere indosso il suo mantello.......magari un momento prima avevi stretto come un cobra le gambe attorno al collo del tuo nemico (avversario....compagno...amante?...)....
Nemmeno papà, che di mestiere fa lo scrittore ed ha fantasia da vendere, si raccapezza in mezzo a tanta (troppa) “roboanterealtà....

Steven Soderbergh invece ci sguazza  benissimo e  pure con undinoccolato piglio artisticoin mezzo a questoaction moviea base di intrigo e vendetta personale dove,ovviamente”, contano prima i pugni che le pistole, altrimenti laguest star” (l’atletica professionista sportiva Gina Carano), anziché portarla sul set prelevandola dal  ring, bisognava andarla ad ingaggiare al poligono di tiro....

E invece Gina/Mallory  è un agente speciale perfetto e seducente al quale non è di troppo sparar pallottole ma preferisce, quando puo’, risparmiarsele, e magari se possibile attutirne il rumore facendole passare attraverso il morbido  di un cuscino...
Soderbergh glidistribuisceattorno immagini di pellicola blu ghiaccio ed un montaggio abile e serrato, giochi di colori dominanti, corse adrenaliniche tra i vicoli........unamannadi dettagli per occhi curiosi, una serie di immagini in fila sospese tra precisione e divertimento, cinema d'azione “da sorseggiareed eccesso giusto quanto basta...

Che sia un regista che ha molto di suo da imprimere ad una pellicola lo si vede anche da dettagli minuti come il fiorire della “composizione delle immagini” da dietro ad una libreria o dalla luce soffusa di un lume dietro la lampo  che con molta abilità e professionalità va a poggiarsi giusto sul vestito.....

Ed è proprio quando c'è questo tipo di “sostanza d'autore” che anche alcune “pellicole di genere” perdono”  il bisogno di esser appariscenti (….per forza e ad ogni costo....)...
Sia chiaro.....nessun obbligo di rinunciare al divertimento, per chi inventa (il regista) per chi guarda (lo spettatore)....

Ora la sua eroina fugge in mezzo alla neve e caricapersino troppo rapidamenteun cervo nella sua macchina; Soderbergh si prepara già per la scena successiva dove con il suo mestiere, avvezzo a spaziare tra obiettivi, inquadrature e montaggio, regalerà tutta l'agilità che la sua protagonista non ha acquisito praticando le arti marziali........

Una costruzione a ritroso come un unico flashback che poi risfocerà nel presente per aiutarci a capire i motivi deldivorzio definitivotra Mallory ed il suo capo Kenneth (Ewan McGregor”) è il percorso da seguire....


Animo gente!... alsaloon” del buon divertimento ilwesternmoderno degli agenti speciali e “abbastanza segreti” brilla non grazie all'intreccio o all'architettura del suo mistero ma per  tutto il resto che gli fa da contorno, ovvero molto cinema ben costruito ed elegante....
…...anche se onestamente nulla di nuovo, oltre la firma di classe ed un piacevolissimodivertissement”,  riusciamo a scorgere...

Ma forse è proprio questa negazione alle banalità ripetute come la costante rinuncia alle stucchevoli fiere dell'assurdo ridondante made in Hollywood il regalo del quale fare tesoro....

Perché “Knock outfa parte di quel tipo di cinema che potrebbe ben far da ponte verso qualcosa di piu' “alto”, da poter insinuare di nascosto dritto nella bocca dei troppi palati facili avvezzi ad ogni sozzura alla quale troppo presto e senza troppo riguardo  si da il nome di cinema...

Unacucchiaiata” dritta sotto la lingua, come fosse una medicina robusta e  per vedere l'effetto che fa...........o un uppercut da novantatrè minuti filati, se preferite....

Un lavoro pulito............ sarebbe...

Proprio come quello di Carano e Soderbergh......., e Douglas, Fassbender, Mc Gregor e Banderas.........

Ah già.... non ve lo avevamo detto... gli attori “famosi ma anche bravi” adorano mettersi in fila quando si tratta di poter dare sfoggio della loro professionalità, per una volta almeno avendo licenza di  potersi  divertire come  matti.......

FRANCO – 28 FEBBRAIO 2012

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