VISITATORI

venerdì 16 marzo 2012

LA BAS di Guido Lombardi

Castel Volturno...
A 30 kilometri da Napoli vivono circa 20.000 immigrati africani...la metà di loro sono clandestini ed anche il solo offrirgli un lavoro è reato, cosa che di certo non mette alcuna forma di preoccupazione alla Camorra...

Per chi arriva allacasa delle candelec'è sempre posto ed il regalo di benvenuto in Europa è un rotolo di carta igienica...
Il lavoro  è una falsa chimera mentre nuove forme di  schiavitu'  si affacciano in  fretta davanti agli occhi sotto forma di un camion che si ferma pochi minuti e preleva dal marciapiede non persone ma “solo forza e braccia......... e nient'altro!....
L'alternativa è provare ascavare via briciole di denaro” da una moderna ed avara miniera  fatta di macchine urlanti ad un semaforo, mentre tenti di infilare dal vetro un pacco di fazzoletti...

Dio certamente è bianco!.....
...e gli Africani ricchi sono quelli che stanno in prigione....oppure indossano una maglia da calcio e ti guardano dalla distanza di uno schermo televisivo, che è pari probabilmente a quella che ti separa da tuo luogo d'origine...

C'è chi sta in Italia da molti anni è si è spaccato la schiena per mille lire ad ogni cassetta di pomodoro, chi si vergogna del suo fallimento e vende ancora illusioni ai suoi compatrioti lontani per non dover ammettere, forse soprattutto a se stesso, d'aver perduto….

Tutti vorrebbero tornare a casa da Re....e non da schiavi!.......e per inseguire questo sogno, ad ogni passo piu' lontano, c'è chi sarebbe disposto  a pagare qualunque prezzo e chi invece nessuna intenzione mette in conto per poter alleviare le sue sofferenze barattando un po' di sollievo quotidiano con la sua onestà e la sua dignità...

All'interno del territorio che separa il migrante dall'avventuriero (o sarebbe meglio dire dal criminale...)  Guido Lombardi  cerca di osservare i suoi protagonisti...

“La Bas”, dedicato ed ispirato alla strage realmente avvenuta nel 2008 alla quale il film è ispirato e dedicato (il 18 settembre sei ragazzi africani vennero trucidati in una sartoria da un commando della camorra), procede quasi come fosse un lungo “anonimo prequel” che prepara l'inevitabile finale; non vuole ricostruire i fatti specifici e nemmeno spiegarne strettamente i motivi, piuttosto descrivere questa moltitudine nera in lotta per sopravvivere, disposta, se necessario, a sopraffare persino se stessa e la sua stessa  natura...

Illumina con un fascio di luce scura, scarna e di grande disperazione  anfratti mai agli altari delle cronache per quello che è  il loro vero vissuto quotidiano; il suo film si muove nel fango nel quale sono costrette le migliaia di persone di colore, sempre e ancora in attesa di pagare un debito elevatissimo, inestinguibile e forse contratto a loro stessa insaputa con una invisibile estorsione, figlia dello stillicidio dei secoli...

Stile realistico, impasto di miseria e camorra....
Film dall'impatto duro che ammicca allaGomorra cinematograficadi Garrone e prova ad incontrare con lucidità  tanto la disperazione quanto le svolte criminali di chi non ha vera libertà di scegliere e procede “sulla strada della vita” a colpi di brusche sterzate che portano direttamente  all'inferno....

Molto classico nel suo procedere comeromanzo di formazione criminaleil film di Lombardi (miglior opera prima a Venezia 2011) riesce spesso anche ad allontanarsi dall'adozione della sua stessa scelta di racconto, deviando dall' uso degli stereotipi (comunque messi in scena con grande cura e rigore) per provare a perlustrare con maggiore coraggio e libertà le ombre e gli accenti piu' reconditi dei protagonisti,  le relazioni di sopraffazione e di  sofferenza dei gruppi sociali in campo...

Youssouf.....dall'Africa all'autolavaggio.... al traffico di droga...

Indosso un vestito bianco che nasconde un 'anima sempre  piu' sporca e nera mentre la sua pelle scura adesso è una corazza fragile ed inerme che trema di paura....

Spaventato, in fuga tra i boschi, ne esce senza niente indosso....

Ora copre il suo corpo nudo con una bandiera del suo paese che non ferma il freddo ma forse ricomincia a scaldare il cuore...

FRANCO – 16 MARZO 2012

Nessun commento: