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martedì 20 marzo 2012

A SIMPLE LIFE di Ann Hui


 
 
Ah Tao da quattro generazioni è al servizio della famiglia Leung....
Ora in casa con lei è rimasto solo Roger, che di mestiere produce cinema anche se va vestito come un riparatore di caldaie e talvolta viene scambiato per un tassista; oramai non è piu' un bambino ma Ah Tao se ne prende ancora cura con grande dedizione ed affetto e non è una mera questione dicucinaquella padella che sfrigge le verdure sul fornello, pronta ad accogliere la lingua di bue per lo stufato, bensì una vera e propria dichiarazione d'amore (...ed un'immagine “calda ed accogliente” in grado di conquistare anche l'occhio dello spettatore al di qua dello schermo....)

Purtroppo l'ineluttabilità del tempo che scorre incombe e la vecchiaia si presenta un bel giorno con le sembianze cattive di un ictus che dirotterà la minuta governante (Deannie Yip, coppa Volpi a Venezia 2011) verso l'opprimente ambiente asettico di una casa di riposo, quieta anticamera della morte e pregna del cattivo odore della solitudine...

Ma Roger non separerà per questo il suo destino da quello di Ah Tao ed anzi scoprirà proprio in questo difficile frangente quanto sia legato ad una persona degna di figurare, al pari dei suoi familiari oramai tutti di casa nella lontana America, tra quelle che gli hanno regalato emozioni vere e tutto quanto di piu' bello abbia ricevuto dalla vita....

Ennesima pellicolasemplice ed intensaad opera deisoliti orientali”, che si ripropongono tra i pochi, ancora una volta, in grado di raccontare i grandi sentimenti privilegiando la linea scarna di una apparente banalità e che confermano con questoA simple lifela loro innata capacità, attraverso piccoli e ripetuti miracoli, di saper dissolvere anche nello spazio di pochi fotogrammi ogni parvenza d'ovvietà, riuscendo di continuo a dilatare l'effetto, il campo d'azione e la misura dei piccoli gesti e delle parole apparentemente poco significanti...

Ann Hui sa bene forse chefare un film è come partorireed ha quindi ben presente la necessità di non cedere neanche per una attimo alla distrazione, pena la nascita di unrobot”, quindi lascia passare una buona metà del suo film a far sedimentare in noi e nei suoi protagonisti il senso delle cose e degli affetti e ci indica poi daquale parte ci si debba accostare per amare questa serva dal carattere schietto e sincero e che non lesina piccole amorevoli critiche, incapaci però di annoiare o far male perchè sincere e scaturite direttamente dalle parti del cuore; il suo sguardo fiero poggia su una compostezza ed una placidità come quella che puo' avere chi non ha contrattodebiti con la vitae non ha mai peccato di disattenzione verso gli altri ed anzi, ha cercato di avere verso il suo prossimo lo stesso riguardo riservato a se stesso....

Roger, nonostante una vita passata assieme ad Ah Tao, avverte in un costante crescendo, proprio durante il periodo della separazione dalla sua governante, la riconoscenza scolorire e lasciare il posto invece ad un latente e fortissimo sentimento verso colei che ha speso tutta una vita a spargere il seme dell'amore, della dedizione e dell' “amorevolezza”, aiutato in questo anche da vecchi ricordi di brocche rotte, anatre farcite e pollo marinato o dalle saponette e le riviste di cinema stropicciate rinvenute in un baule....

A simple lifenon si limita pero' nemmeno solamente a compiacersi della sua poetica molto intensa (per quanto minimalista) e dilata il suo fronte anche verso una piccola “panoramica sociale”, osservando alcune superficialità del quotidiano ed evidenziandole nel confronto al quale le sottopone con il sentimento e le emozioni e, soprattutto, cogliendo tutto il mare di sguardi delle persone anziane perdute nella case di riposo di Hong Kong, istituti che oramai gareggiano per numero e giro di affari persino con i supermercati......
In piu' aggiunge anche una piccola spolverata di religiosità e preghiera assieme all'umana comprensione, mostrandoci ad esempio di come si possa conquistare per sempre la riconoscenza ed il rispetto di un uomo offrendogli solo “trecento denari” per farlo godere di un piacere effimero ma che in alcuni frangenti potrebbe assumere molta piu' importanza di quanto razionalmente saremmo portati a considerare....
…...e forse non è davvero un regalo grande aver alleviate anche soltanto per un giorno le proprie pene?........

Ah Tao e Roger, questa strana coppia formata daserva e padrone”, ha di certo parecchio da insegnare a chiunque di noi e molto riesce a comunicarci anche solo attraverso gli occhi limpidi ed il candore di una donna che lo sporco della vita lo attraversa, senza permettergli di esserne toccata, e che nel suo sapersi donare sa fare dell'amore qualcosa di tangibile....

E' per questi ed altri motivi ancora che il film di Ann Hui è un piccolo tesoro prezioso che non andrebbe sottovalutato, ripetitivo o simile ad altri quanto potrebbe risultarlo l'esternare i sentimenti umani o il raccontare l'essenza della vita.....Una pellicola che nulla ha di sfavillante e proprio per questo ci lascia in condizione di concentrarci con pienezza sui dettagli salienti, pratica sempre piu' lontana e complicata per chi si dibatte nel caos sferragliante, frettoloso e superficiale dei giorni che passano uguali (...inspiegabilmente?...) l'uno all'altro.....

Due cuori adulti nel momento topico del lorovivere assiemelasciano ai margini tutto quel che c'è di superfluo, diradano le nebbie attorno a loro col vento caldo dei ricordi ed il forte legame che li unisce ancora nel presente, sperimentano lealternanze della vitae danno vita ad un delicato elogio dell'amorevolezza dove non è possibile individuare neanche un briciolo di pietismo ma solamente sentimento allo stato puro e per giunta niente affatto ostentato....

A simple lifeè una piccola cronaca che ci porta fino all'ultimo saluto (...ed all'ultimo inchino...) senza che la tristezza possa mettersi nemmeno per un momento davvero di traverso, e ci mostra anche come il passo dell'addio trovi la sua giusta misura anche (e non soltanto) grazie al lunghissimo percorso che gli esseri umani condividono assieme e senza il quale la morte sarebbe qualcosa di alieno e disgiunta da quel che la precede, praticamente “orfana” della vita della quale invece è in qualche modo “figlia” e che è una....e lunga.....
…..e spesso indivisibile dagli altri e da se stessa....

E' un film che non tiabbandona presto” e che anzi ti entra dentro dai pori della pelle con la stessa forza della quale è fatto......
…..... lamateriaimpalpabile ed irrinunciabile della quale è composta la dolcezza...
 
FRANCO – 16 MARZO 2012
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1 commento:

ulisse ha detto...

non è il classico ciotola film,le donne camminano senza le fascette ai piedi......dormono su materassi....portano le scarpe anche a casa....'na cina de casa nostra!
voto 7+