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mercoledì 7 dicembre 2011

LE NEVI DEL KILIMANGIARO di Robert Guediguian

Dopo qualche anno diingiustificabileassenza dai nostri schermi per colpa della distribuzione Italiana, torna Robert Guediguian e la sua banda di fidatiattori sodali” (Ascarid, Darroussin, Meylan), lo sguardo sempre benconficcatotra le sofferenze della deriva sociale, oggi aggiornando la sfida tra gli ultimi e le pene del vivere quotidiano osservandone da vicino il corto-circuito generato dal loro lento confronto fratricida, quello tra i lavoratori gettati alle ortiche ma ancora a fatica sussidiati da uno stato sociale, ingeneroso ma non abbastanza “assassino”, e quelli che vengono lasciati invece schiantarsi al suolo da altezze vertiginose pochi mesi dopo aver spiccato il volo, senza nemmeno uno straccio di rete che ne limiti i danni

Operai (…lavoratori…) attorno ad una scatola spasimano quando una mano tira su bigliettini con i loro nomi come fosse una lotteria...... dentro un altro cartone se sono stati poco fortunati ed hanno mancato iltagliando vincenteci metteranno i ricordi e gli effetti personali da portare a casa a moglie e figli, piccola insufficiente dote di anni spesi con dedizione e sacrificio per il bene comune….

Un sindacalista coraggioso, agli occhi di molti finoalleroismoma che forse a ben guardare avrebbe dovuto tentare di piu’, ora è unpovero pre-pensionato”…..e pensare che voleva esser luomo ragno!...

E attorno a lui tuttoun mondoche pochi altri saprebbero descrivere con la stessa grazia, semplicità e leggerezza del Francese/Armeno Guediguian, forse il piubravo tra i registi in circolazione a saper cogliere, facendone cinema, tutti i piccoli dettagli che compongono unagigantesca fotografia”.
Ricorda molto lultimo Mike Leigh diAnother Yearnel suo talento, tale da consentirgli di metter in rilievo le apparentiinsignificanze imprescindibiliper valutare linsieme, e quindi ancheLe nevi del Kilimangiaro”, come lultimo lavoro del grande cineasta inglese, potrebbe ad una prima visione risultarcipovero, privo di conclusioni e spessorequando invece, ma solo forse con una minore cifra di eleganza e stile, è esattamente sullo stesso piano di consistenza

Guediguian inoltre si posiziona, con merito, tra i primi della lista che a mezzo cinema abbia cominciato ad inoltrarsi sulle dinamiche di conflitto tra le differenti tipologie di lavoratori che si ritrovano le une contro le altre pur dovendo in teoria marciare compatte verso i medesimi obiettivi, ed è credibile che a brevissimo giro di posta la compagnia di coloro che seguiranno il suo esempio diverrà particolarmente nutrita, perché con altrettanta probabilità è assai plausibile che certe tematiche esploderanno, nella vita reale, in maniera fragorosa in giro a non molti anni da oggi, fino a riempire ogni angolo dellinformazione (se ne avvertono chiari sentori fin da adesso ma ci si ostina con furbizia o puerilmente a negarne lesistenza…)

Le nevi del Kilimangiaromette bene in guardia chi è cieco rispetto al suo presente, ma soprattutto invita con chiarezza ad abbandonare le vecchielotteper affrontarne di nuove, e ricorda a chi si è troppo imborghesito, sprofondando sul divano di casa davanti al suo televisore, che tutto quel che abbiamo è stato duramente conquistato da qualcuno anche se lo abbiamo dimenticato, e che forse potremo mantenere qualcosa di quel che godiamo ma non di certo per sempre, senza un nostro contributo fattivo e quotidiano.

Con qualche spruzzo dilievissima poesiaGuediguian ci presenta anche un barista magico che sa ubriacarci, piuche con i suoi cocktail, di sorrisi e di parole, sempre capace di cogliere i nostri desiderial banco del bar”, relazionandoli ai nostri bisogni, nondimeno ribadisce che il mondo è tutto sempre sotto i nostri occhi ed alla nostra portata..... ed a poco serve viaggiare, andar lontano o imparare lo swaili….

Distante anni luce dalle vette di uncinema estetico e regalecome quello ad esempio del recentissimo e straordinarioFaustdi Sokurov, “Le nevi del Kilimangiarocon fiera fermezza e bontà genuinarivendica il divariocome una precisa scelta di campo e di racconto, e senza dubbio faremmo bene a credergli in quanto ad onestà, non certo di meno in quanto a qualità!….

Leggermente didascalico nel sottolineare alcuni punti che peraltro dovrebbero esser scontati (ma nel caso non fosse così e ritenendo confermata la necessità di chiarirli, una maniera piu’ “ricercatadonerebbe stile), Guediguian controbilancia ogni eventuale appunto gli si possa muovere con una vitalità ed una autenticità capace di intercettare il panoramatotaledella nostra vita quotidiana in relazione conil globale ed il locale”, i suoi intrecci e quantaltro, e con la franchezza che da sempre lo contraddistingue regala lennesima pellicola da conservare gelosamente in bacheca….
…..un giorno, tra qualche anno o chissà quando, ci capiterà magari di tornare a darci unocchiata, e quando verrà il momento non dovrà destare in noi alcuna sorpresa leventuale possibilità di non riuscire a collocarla alla effettiva distanza che la separa dal suo passato….

Così sono gliartisti benemeriti”, capaci con il lorosegnodi raccontare quello che verrà con la stessa naturalezza con la quale potrebbero discorrere di quanto gli è appena successo al mattino dopo essersi svegliati….

Se non è un buon motivo questo per andarlo a vedere, direbbeil bardo”, alloraio non ho mai amato il cinema e nessuno ha conosciuto mai cinepresa”…. 

FRANCO - 07 DICEMBRE 2011 

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