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mercoledì 7 dicembre 2011

LA KRYPTONITE NELLA BORSA di Roberto Cotroneo

Un bambino con gli occhiali (...tipo “Lozza”...) ed il suo cugino super-eroe
Un marito che lavora alla Singer (Luca Zingaretti), sua moglie (Valeria Golino) e la sua amante….
Due ragazzi scapestrati (De Rienzo e Capotondi)

...e tante altre piccolestereotipate perle di napoletaneità”, tutte rispondenti alla verità che si fa commedia ma altrettanto tutte già ampiamente visitate da altri con maggiore tratteggio e sicurezza

Cotroneo conLa kryptonite nella borsaha saputo ben immaginare il campionario dei personaggi sufficienti ad imbastire la sua storia ed assieme a Monica Rametta e Ludovica Rampoldi che lo hanno aiutato nella sceneggiatura li ha poi inseriti in piudi una situazione divertente e stimolante….
….assai meno ha saputoraccontarlilungo un percorso capace diaffascinare, sorprendere, sottintendere e, soprattutto, portare a delle conclusioniche potessero giustificare e dare corpo all’andare a zonzo ed in libertà della sua pellicola.

A ben guardare nella costruzione anche molto ben curata del suo film, latita gravemente anche un vero filo che la tenga unita nel suo insieme, la conduca verso un qualche obiettivo o la gratifichi con un senso
….la mancanza didomandeè assordante e plateale quanto quella dirisposte”...

Così nel carnevale scoppiettante delle feste post-sessantottine e dei colorati Sirtaki, nonostante alcuni quadretti ben riusciti per quanto tra loro slegati e distanti, facendo salve piccole e felici intuizioni come il podiomamma, madonna e maestra con tanto di cameo di Anita Caprioli, si arriva alla fine ad un frettoloso messaggio piazzato giusto in coda allultimo dialogo prima dei titoli di coda e che, flebilmente, tenta di tesser lelogio dei diversi e di poco altro, senza certo poter riuscire in così poco spazio a donare interezza ed espressione a tutto il film

Giusto un attimo prima ci eravamo piacevolmente alzati in volo gustando una Napoli notturna ed insolitamente ripresa dallalto, Castel dellOvo e SantElmo in una inconsueta vestecinematograficamente accattivanteche solo con la loro bellezza restituiscono quel che spetta ad una città superba e spesso in balia di se stessa….
….e anche di questo, come di molto altro, nelle tante istantanee carine ma sfocate di Cotroneo, non vè segno alcuno, nessuna traccia….

Forse unoccasione perduta gingillandosi troppo neldivertito divertimentoche saccontenta solo di non esser troppo banale

Forse siamo noi che spesso chiediamo ad ogni pellicola, pur se trattasi di una commedia, anche quello che magari potrebbe ma nemmeno si è mai sognata divolerciregalare….

FRANCO - 07 DICEMBRE 2011

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