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mercoledì 18 gennaio 2012

L'ERA LEGALE di Enrico Caria


Anno 2020…
Nicolino Amore è il Sindaco di Napoli che ha sconfitto i rifiuti e pure la Camorra…
….. e si è guadagnato il rispetto del mondo………….. e degli Americani!...

Le statuette di S.Gregorio Armeno ora ovviamente hanno anche il suo volto….. ma così anche le copertine di “Spider Man”!!!....e questo davvero è  un evento eccezionale….

Nato da una famiglia povera (la mamma una contrabbandiera con le sigarette incastrate tra i seni prosperosi per attirare i clienti ed il padre posteggiatore abusivo ed alcolizzato), Nicolino conoscerà il carcere e lì le vessazioni inflittegli del cantante neo-melodico “Dario di Procida” (autore di “hit” come “T’aggià sparà”…) ma incontrerà anche “i libri” (Spinoza, Cartesio, Giordano Bruno e tutti i “filosofi razionalisti”…) e capirà una volta di piu’ che un uomo non è certo libero “con l’indulto” ma solo…… quando è libero “dentro”…

Lontano, a Londra, si ammalerà di nostalgia e la cura possibile sarà soltanto una: “Sole, pizza e amore”…
Eccolo dunque di nuovo a Napoli, pronto a divenire  “il domatore della politica”, dalla cassetta della frutta sopra la quale comizia alla Galleria Umberto (in puro stile Hyde Park Corner...) va dritto in televisione a sfidare  “i professionisti del potere” che conoscono a menadito i prezzi della vita di tutti i giorni: pane, latte….e le tangenti che vanno dal 12 al 15 percento!!!...

Un imprenditore che produce batterie gli “darà la CARICA” (ovvero gli sosterrà la campagna elettorale)  e la vittoria arriverà facile ed inaspettata…
Quindi le ovvie (..ed occulte...) rappresaglie a base di spogliarellista Bulgara e commessa del supermercato di Cuneo che lamenta di esser stata sedotta e abbandonata con figlio a carico ed a seguire le sedute nel Consiglio Comunale, che però pare esser piu’ un’arena infuocata,  dove volano insulti, aerei di carta e ondivaghe citazioni in latino…

Ma….”ANDRA’ TUTTO BELLO”….lo dice anche Giancarlo Valentino su Internèt!!!...
E così dopo i surreali “accordi della caponata” con il CentroSinistra, l' “accordo della salsiccia e friarelli” con il CentroDestra (senza dimenticare l' “accordo del polipo verace” con il “CentroMergellina” e  quello del “piatto vuoto” con i Radicali) ed un momentaneo cedimento alle brutture della politica ed al fascino del potere e dei soldi, ecco arrivare  presto riscossa e redenzione e  quindi “L’operazione MO’ BASTA” (realizzabile, badate bene, grazie a “leggi federaliste” che conferiscono al Sindaco “carta bianca”....), dove dalle retate nella notte si salveranno aL massimo i criminali sonnambuli e che cambierà (…invertirà…) le cose a tal punto che i cervelli fuggiranno da Harvard ed Oxford per fare ritorno in una ridente “Campania Felix”, tutta morale e pale eoliche e dove, se provi a scappare dalla pizzeria senza pagare ti inseguono direttamente i clienti e mica solo il padrone…

Con stile decisamente ironico Enrico Caria, regista e sceneggiatore, monta un “finto documentario”  che a vederlo oggi pare pura fantascienza ma che ovviamente allude ad un futuro migliore (...possibile?...) e radioso per la città di Napoli, dispensando fin  troppa ottimistica speranza e che, difatti, si propone con evidenza  uno scoperto obiettivo di “esortazione morale”.... 
Nel ruolo di protagonista la star di “Un posto al sole” Patrizio Rispo, conciato come un dimesso De Gregori e  contornato poi da alcuni esilaranti ma marginali comprimari (il papa’ alcolista che “lascia il bicchiere per attaccarsi direttamente alla bottiglia”,ad esempio….), ma soprattutto una raccolta di “testimoni del nostro tempo” del calibro di Tano Grasso, Carlo Lucarelli, il procuratore antimafia Macrì, il magistrato e scrittore Giancarlo De Cataldo e la giornalista francese del “Nouvel Observateur” Marcelle Padovani, tutti nomi eccellenti e referenziati con il compito principale di tirare l’imboscata alle fortune (in termini di potere e denaro....)  che il proibizionismo porta (…da sempre…) alla criminalità organizzata….
……….. e di fatto creando un lungo inserto di informazione all’interno del film per spiegarcelo!

L’obiettivo “istruttivo” è senza alcun dubbio condivisibile, le idee anche, ma con altrettanta certezza è inevitabile constatare l’appesantimento che questo “compito didattico” imprime alla  pellicola nel suo complesso, andandone a marcare forse troppo il procedere, specie  da un certo punto in poi, quando l'antiproibizionismo sembra diventare la panacea di ogni male, e sicuramente modificandone l’impronta leggera e “fintamente svagata”,  oltre che restringendo di molto il “campo d’azione” quasi ad una sola tematica….

Ora è  “Il mago di Forcella” con le sue “Cuorna e Bicuorna” a spianare la strada al futuro… (addirittura!!!...)….
Ora invece c’è un affermato giornalista a raccontare che, come in Sud America oggi o negli U.S.A. ai tempi di Al Capone, non era certo la società civile a trarre vantaggio da certe censure che non fermavano affatto le trame criminali ed i  loschi traffici….

Comunque sia certamente  “L’ora legale” di Caria ottiene  il suo obiettivo di intrattenere divertendo e nel contempo spargendo semi di informazione e di speranza,  pagando il dazio di questo tipo di “impostazione” in termini di “estetica e coesione cinematografica” ma riuscendo comunque a mantenere una sufficiente “verve” di viva originalità…

….Con la camorra, insomma, non è affatto detto che si “DEBBA” convivere, anzi, tutt’altro…ma è ovvio che gli uomini “da soli” hanno piu’ paura, e se quindi un giorno dovesse arrivare un Nicolino Amore che  offre il petto sfidando persino il Vulcano che sembra voler eruttare, beh…
………..allora le cose davvero potrebbero prender una strada diversa….

Certo, alla fine, rimane  forse un inevitabile effetto “Bignami (….rivolto ad “adulti  con un coraggio da poppanti”…) eppure chi potrebbe mai negare, nessuno escluso,  che al sud tutto si fa per “affogare la cultura nel lavoro” o che “la furbizia porta all’autodistruzione”…..

Rifiuti, ignavia, criminalità, droga…..
Che sia un film, un libro o un magistrato ad argomentarne, il problema è di certo enorme come una montagna e non basta certo parlarne con toni leggeri, ma neanche seri e puntigliosi, per risolverlo….

Nemmeno basta fare la cosa giusta……
….bisognerebbe, assolutamente, fare la cosa che funzioni!!!...

FRANCO – 18 GENNAIO 2012

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