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mercoledì 18 gennaio 2012

ITALY LOVE OR LEAVE IT di Gustav Hofer e Luca Ragazzi


Luca e Gustav vivono a Roma ma ora debbono cambiar casa ….
Uno è nato nella Capitale mentre l'altro è Alto-Atesino…
Molti dei loro amici si sono già trasferiti: a Berlino, Parigi, Londra…in Svizzera…Nuova Zelanda!...
Il lavoro....le “opportunità”....il futuro dei loro figli: queste le ragioni che li hanno spinti altrove...

E allora, per prendere una decisione su dove traslocare, i due “registi-amici...(...amanti...)”, montano a bordo di  una (…tante…) cinquecento e girano l’Italia “osservando, chiedendo alle persone, discutendo con gli altri ed infine prendendo atto delle testimonianze raccolte....
Per capire “chi siamo, chi eravamo e dove siamo arrivati”…
Conoscerne anche il perché è un compito che si rivelerebbe davvero piu’ difficile e magari ci vorrebbe un altro (…o meglio...”molti” altri!...) film…

E parte un viaggio in lungo ed in largo nel paese che ha vinto 57 oscar….20 premi nobel….
….e quattro mondiali di calcio!...
Il “solito” popolo di “santi, eroi, navigatori…..pensatori….”

A Torino la Fiat non è piu’ la “madre dei nostri figli” e nemmeno dispensa  lavoro per gli operai….Progresso e benessere per la nazione, quello già da un pezzo non ce n’è piu’ da queste parti….
…e poco distante (…150 km…) , ad Omegna, la ex-fabbrica della Bialetti è un santuario, un ricordo dei tempi rampanti che furono….
E’ rimasto solo un “omino coi baffi” di cartone: ora si produce in Romania, a minor costo  ma con “maggior disastro sociale”…
….passando per il lago di Como Luca e Gustav lasciano una caffettiera a casa di George Clooney!...

Prima di andare a Rosarno, dove dopo due anni nulla è cambiato e si lavora ancora in condizioni disumane e per venticinque euro al giorno, si punta l’attenzione sull’Italia in mutande (Giuliano Ferrara, Daniela Garnero “ancora” in Santanchè & Co. ….) che fa il bucato per “lavarsi la coscienza”….ma senza sortire effetto alcuno!...
Con Lorella Zanardo (autrice dell’interessante documentario “Il corpo delle donne”) e l’aiuto di una animazione “incisiva, sintetica, deformante quanto interessante”, facciamo il punto sulla condizione femminile ad oggi: la donna “quarto di bue” che ha paura di perdere lo sguardo d’approvazione dei maschi e “pasce” il suo immaginario all’ombra di una immagine dopata, creata da un debordante e continuo “refrain” televisivo che la vede sempre in abiti piu' che succinti vicino ad un uomo piuttosto avanti con gli anni, VESTITO, distinto (…..) e con un microfono in mano…

A Predappio invece, patria del Duce, si conserva gelosamente una bottiglia di olio di ricino che ha “marciato su Roma” ed allora forse la vera dimensione della nazione possiamo misurarla meglio spostandoci sulla riviera Romagnola, dove “l’Italia in miniatura” rende con giustezza quale sia l’attuale unità di grandezza di un paese tristemente schiavo degli “status symbol” e di una incessante e becera dittatura televisiva…

…Eppure a Bivona, in Sicilia, Ignazio Cutro è un esempio di come un imprenditore (e un UOMO…) possa esser coraggioso, addirittura eroico nel suo sfidare la mafia e il pizzo, per nulla codardo, anzi,  assolutamente testardo nel non voler abbandonare “La PATRIA” e la tenzone a rischio mortale…

A fare una prima sintesi di questo lungo ed interessante viaggio, ci pensa intanto da par suo e come da scrittore gli compete Andrea Camilleri: “Abbandonare è diserzione… e quando lasciamo libero il campo, questo viene occupato proprio da coloro o da quello da cui stiamo scappando”…

Sullo sfondo di discorsi difficili, a tratti scoraggianti sulla NOSTRA ITALIA ridotta ad una metaforica (ma non troppo...)  latrina abbandonata, ancora splende la sabbia della Sicilia, il suo mare azzurro ed un cielo paradisiaco….le fronde e il vento….

Acitrezza è bella….
….ma subito dopo a Giarre (capitale della speculazione edilizia  con il suoi “12 ecomostri”) torna lo sconforto e nonostante siano ammirevoli le capriole folli e disperate con le quali alcuni ragazzi si industriano facendo nascere dalle brutture e dagli abusi il “Festival dell’incompiuto Siciliano”, è impossibile dimenticare che in una nazione dove il paesaggio è difeso persino nella costituzione (Articolo 9) si cementifica ogni giorno l’equivalente di 251 campi di calcio…
Ma ancora, poco distante dalle violazioni che hanno deturpato (…non per sempre!...) il suolo natio, ecco la meraviglia di “Le Castella” (location di “Monicelli e Brancaleone”….)
“L’Italia è così” dice Luca “devi concentrarti solo sulle cose belle”….

Ad “Isola Capo Rizzuto” (Calabria), una donna lotta nella regione seconda solo alla Campania per lo smaltimento illegale dei rifiuti ….nel cuore della ‘ndrangheta, il Sindaco Carla Girasole è un altro esempio di coraggio e legalità…(…a Napoli invece l’attrice Loredana Simioli prova a stimolare l’attenzione dei suoi concittadini con il suo televisivo e comico “Centro Munnezza Meteo….) ….

Dalla Calabria infine alla Puglia, dove Nichi Vendola conferma che le buone ragioni per scappare sono buone anche per rimanere, in questo NOSTRO PAESE figlio di molti parti e travagli…..
Bisogna rimanere per provare a scalare la montagna tutti assieme…

“Italy: love it or leave it” è un po’ road movie, un po’ inchiesta giornalistica, ma soprattutto una ricerca “interiore ed esteriore” del nostro “mondo perduto”, della nostra morale e della nostra coscienza “bruttate” (…speriamo non irrimediabilmente…), un “declino” testimoniato da immagini agghiaccianti come quella dell’orribile istantanea (purtroppo piuttosto recente…) che ritrae gente che continua a prendere il sole in spiaggia con un cadavere vicino coperto da un asciugamano o portato via in una bara….

Quando siamo diventati così cinici?...
Quando abbiamo dimenticato che il nostro presente è debitore del nostro passato di migranti e come è possibile allora adesso il nostro illogico (...e spaventato...) modo di porci nei confronti di genti che percorrono (in altri periodi e luoghi storici….) il nostro stesso cammino di un tempo?....
Lo stato è sempre piu’ assente e l’unico vero ammortizzatore sociale rimasto è la famiglia….o quel che ne rimane…

Italiani: brava gente?...
Chissà….ma intanto oggi, “se gli metti un dito nel culo non sanno come si fa a tirarlo fuori….eppure è facile….basta spingere!....”
….certo non è il massimo dell'eleganza l'espressione di una donna intervistata ma rende piuttosto bene l'idea!...

Hofer e Ragazzi ci offrono l’ennesima fotografia cinematografica di un paese sempre piu’ allo sbando ed in balia di se stesso ma cercando di prestare occhi ed orecchie piu’ alla speranza che allo scoramento, arrivando, probabilmente perchè “VOGLIONO” piu' questo risultato rispetto ad un  altro, ad una conclusione di un qualche sollievo anziché no...….

“La vita è troppo breve per non essere Italiani”..

Eccola infine la nuova abitazione di Luca e Gustav….
Ed eccoli posare gli scatoloni in terra, tirare fuori i libri e sistemarli sopra i mobili…
…..aprono la finestra: di fronte c’è il monumento dedicato a Vittorio Emanuele II

E' Roma.....
Quella che si agita per le strade appena sotto il davanzale è (…ancora…) ITALIA!.....

FRANCO – 18 GENNAIO

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