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mercoledì 25 gennaio 2012

E ORA DOVE ANDIAMO? di Nadine Labaki


E ora?.....

Chi avrà piu’ il coraggio di dire che le donne in medio oriente non hanno libertà di pensiero?...
A metter in difficoltà i tanti “benpensanti” è arrivata in questi giorni persino la nuova pellicola di una “femmina audace, passionaria e fantasiosa” :Nadine Labaki.

Il suo “E ora dove andiamo?” è un film sfrontato e divertente, senza timori reverenziali ed in grado di muoversi tra le eterne e drammatiche contraddizioni dei conflitti religiosi del suo paese.

In un piccolo villaggio libanese le capre guardano sbigottite gli uomini, tronfi e sempre pronti a gridarsi addosso per un nonnulla e che contrappongono senza sosta “Dio ed Allah” (ma non sarebbero la “stessa cosa”?....) e, il Signore ce ne scampi, sarebbero pronti persino ad imbracciare i fucili, se non fosse che le donne di “stare alla finestra” davvero non ne vogliono sapere e pur di mantenere la pace e l’armonia sapranno inventarne…..
….una piu’ del diavolo!!...

Così la “Vergine” decide di parlare per bocca della moglie del sindaco mentre le altre cantano e scelgono l’hascish migliore……da cuocere in padella!!!….
………….una ricetta “particolare” giusto per evitare di finire nella brace!!...

All’occorrenza queste “mamme” tollerano che i loro figli frequentino locali equivoci e lussuriosi, ottenendone in cambio collaborazione per reclutare come “arma di distrazione di massa” quattro belle ballerine Ucraine (…più una omaggio!...)…
….e se non caverà le castagne dal fuoco “la madonna incollata” un segno “divino” di certo ce lo darà “Nostra signora dei Flipper”!!!...

La Labaki  “con disimpegno si impegna” e con grande libertà gioca con le contraddizioni e la follia delle religioni e degli uomini della sua terra, questi ultimi sempre dalla parte del torto e pronti solo a far gazzarra (i maschi escono davvero con le ossa a pezzi da questo film…) mentre alle donne tocca di risolvere ogni magagna oltre che di piangere lacrime amare (…e di sangue…)…

“E ora dove andiamo?” (dove la regista è anche attrice e si ritaglia il ruolo della bella proprietaria del bar….) è un insolito film dove coesistono “dramma, movimento e divertimento” e dove la giustezza della ragione con semplicità viene difesa e portata in superficie con serenità ed allegria, ma è un racconto anche capace, nel momento in cui la morte vi si affaccia e la fede vacilla lasciando che tutto scolori tra dolore e rabbia, di supportare con vigore e credibilità sufficienti anche  le atmosfere meno giocose, riuscendo a non disgregare la buona unità d’insieme della pellicola e la sua improbabile ma di fatto ben riuscita amalgama “sui generis”….

Uomini con la fronte “sporca di croce e di sangue” davanti alla chiesa come lupi si avventano su un bambino con le stampelle…

Uomini divisi anche da morti….

Donne stanche ma di certo non arrese…
….e che sanno ben capire, con velocità e lungimiranza, ogni volta dove “sterzare” e quale sentiero percorrere…
Fosse anche il piu’ “peccaminoso”, di certo sanno bene che le porterà dritto in paradiso!!...

Il film della Labaki (a fortissima propulsione femminile!....) artisticamente non ha “nulla a pretendere” ma di certo il suo humour dall’innesco serissimo ed il suo grimaldello che si industria per scardinare i lucchetti censori e beceri delle mortali diatribe di religione sono ben efficaci; puo’ vantarsi inoltre di un respiro ed una libertà non comuni oltre che di una inventiva davvero interessante e capace di regalare persino due ore spensierate tra le pieghe del dramma piu’ vero che c’è!...

Va dritta al sodo questa regista Libanese, e lo stesso “deciso affondo” ordina alle protagoniste del suo racconto, che difatti non stanno ferme nemmeno un minuto ed hanno sempre in mano il colpo che risolve la partita, ad ogni avvenimento mantengono le redini ben salde tra le mani…

Moschea e chiesa all’ombra dello stesso sole…
Una situazione, purtroppo, pericolosa e fratricida….

…..ma se non lo farà Dio, il mondo allora lo salveranno le donne…..
………..che intanto, narrano le cronache cinematografiche, si “allenano” a far miracoli in un piccolo villaggio del Libano….


 FRANCO – 25 GENNAIO 2012

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